Tra i valori che consentono ad un’azienda di superare il mare in tempesta e crescere nel tempo vi sono la notorietà del marchio e la spinta all’innovazione senza mai tradire le radici culturali del territorio.
Anche se in queste zone il mare si è ritirato ormai da secoli, l’Alto Adige esprime un’ eccellenza culturale nel mondo vitivinicolo anche quanto si tratta del mondo cooperativo; ne è espressione la cantina San Michele Appiano che nel 2023 ha raggiunto traguardi importantissimi, tra i quali il Premio Cooperazione di Doctor Wine ed il 110 cum laude ottenuto tra le pagine de Le Guide de L’Espresso dal Sauvignon The Wine Collection 2019, fino al trionfo di APPIUS 2018 nelle principali guide del mondo del vino.
Il Sauvignon The Wine Collection 2019 è il “miglior Sauvignon d’Italia” secondo Falstaff, mentre il vino più premiato è APPIUS 2018, nona edizione del massimo capolavoro del winemaker Hans Terzer.
San Michele Appiano è una realtà fondata nel 1907 ed oggi riconosciuta come cantina d’eccellenza in Alto Adige che è riuscita a collezionare importanti riconoscimenti e conferme. Ne sono esempio le numerose menzioni del Pinot Noir Riserva The Wine Collection 2019, giudicato “miglior vino da uve Pinot Nero” da Doctor Wine (98 punti) e nella top list di molte altre autorevoli testate, a testimoniare ancora una volta la grande abilità del winemaker Hans Terzer, enologo della cantina, nel trattare uno dei vitigni in assoluto più impegnativi.
Tanti i premi assegnati dalla critica e dagli opinion leaders del mondo del vino anche ad altre note etichette della cooperativa, tra le quali si distingue APPIUS 2018. La nona edizione della Cuvée da sogno di Hans Terzer è, infatti, il vino più premiato della Cantina San Michele Appiano: dal The WineHunter Award PLATINUM, il massimo riconoscimento conferito durante il Merano WineFestival, ai 5 grappoli di Bibenda.
Non ci resta che brindare all’eccellenza italiana nel mondo.