“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”; in un sogno più o meno reale nell’intento di aggiornare gli scritti del suo avo, l’ipotetico discendente di Dante dei giorni nostri rivolgendosi al presidente Mattarella potrebbe chiedergli di individuare il candidato ideale al quale “assegnare” la famosissima citazione.
E’ cosi che mi piace pensare ai punti che anno dopo anno disegnano una grande carriera, quella di Matteo Lunelli che il presidente Mattarella ha compreso nell’elenco dei 25 nominati del 2024 a Cavaliere del Lavoro, il riconoscimento conferito ogni anno a uomini e donne, che si siano distinti per il significativo contributo alla promozione dell’economia nazionale e per il loro elevato impegno etico e sociale, mirato al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese.
Matteo Lunelli, ad Gruppo Lunelli, presidente e Ceo Ferrari Trento, la più nota casa spumantistica italiana e del Trentodoc, uno dei nomi di riferimento nel panorama enoico mondiale e del made in Italy nel mondo.
L’impegno nel promuovere l’eccellenza del Made in Italy ha sempre caratterizzato l’attività di Matteo Lunelli all’interno ed all’esterno del Gruppo, tanto da essere nominato, a gennaio 2020, Presidente di Altagamma, la fondazione che riunisce imprese di vari settori dell’alta industria culturale e creativa con l’obiettivo di creare sinergie tra grandi marchi italiani, favorendone la crescita e la competitività e dando così un contributo allo sviluppo del Paese.
Nel 2003 inizia a lavorare nell’impresa di famiglia e nel 2011 riceve il testimone alla guida del Gruppo dallo zio Gino Lunelli, già Cavaliere del Lavoro dal 1987.
Matteo Lunelli ha sempre promosso l’identità italiana e l’eccellenza di ciascun marchio del gruppo, guidandoli verso un percorso di sostenibilità ambientale e sociale. Sotto la sua guida il Gruppo negli ultimi 10 anni ha quasi triplicato il fatturato ed ha intrapreso un significativo percorso di managerializzazione ed internazionalizzazione. Formidabile l’idea di sostituire il prodotto dei cugini d’oltrealpe sul podio del mondiale di Formula 1, portando le bollicine italiane in ogni ancolo del globo.
“Ricevere questa prestigiosa onorificenza è per me motivo di grande orgoglio che desidero condividere con tutti coloro che lavorano e hanno lavorato con me – dichiara Matteo Lunelli – allo stesso tempo conferma l’impegno mio e della mia famiglia, insieme a tutte le donne e gli uomini del Gruppo Lunelli, ad operare in armonia con l’ambiente e in sintonia con il territorio, mantenendo saldi i valori di eccellenza e innovazione nel solco della tradizione. Sono convinto che un’impresa non debba solo creare valore per i propri azionisti, ma anche generare benessere, sicurezza e bellezza per i propri dipendenti e per la comunità che la ospita, mettendo le persone al centro. Questo riconoscimento sarà un ulteriore sprone a continuare a lavorare con passione per promuovere nel mondo lo stile di vita italiano. Un pensiero speciale va a mio padre Giorgio per i valori e l’esempio che mi ha dato e un ringraziamento a mio zio Gino Lunelli che mi ha trasmesso il suo spirito imprenditoriale”