Da inizio 2024 si assiste ad un’effervescente movimento di quote societarie di aziende italiane nei più svariati settori strategici del nostro BelPaese.
Lo scorso febbraio Diego Della Valle, Andrea Della Valle e L. Catterton Management Limited, hanno lanciato un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria volta ad acquisire le azioni ordinarie di Tod’s con l’obiettivo di ottenere la revoca delle azioni dalla quotazione e dalla negoziazioni su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana.
L’OPA volontaria promossa da Crown Bidco, veicolo di investimento di L-Catterton su Tod’s si è chiusa con adesioni pari quasi al 97%.
- Catterton è una società di private equity originariamente americana, fondata alla fine degli anni ’80, poi combinatasi con la big francese della moda LVMH (Vuitton). Il fondo originario Catterton Partners ha effettuato oltre 250 investimenti in marchi di tutti i segmenti dell’industria dei beni di consumo, prima di fondersi nel 2016 con la finanziaria dell’imprenditore francese Bernard Arnault e con LVMH per creare L Catterton.
Oggi la famiglia Della Valle detiene circa i 54% del capitale sociale della società, L Catterton indirettamente il 36% e Delphine (Lvmh) il 10%.
Diego Della Valle è legato da oltre 20 anni a Bernard Arnault, fondatore, presidente e ceo di Lvmh, e lo stesso vale per le famiglie Della Valle e Arnault. Il fondatore del gruppo Tod’s siede inoltre nel cda di Lvmh, mentre nel breve i figli di Della Valle potrebbero entrare del CdA del gruppo. Rimane il fatto che il 46% della società è in mano ai francesi ed è facile presumere che prima o poi ne diverranno i soci di maggioranza, portando via l’ennesima azienda Italiana.
Segno inverso per un’altra bella realtà del settore vitivinicolo. Masi ricompra le azioni da Red Circle Investments di Renzo Rosso, e si chiudono i contenziosi.
Renzo Rosso, con la sua Red Circle Investments, esce dal capitale di Masi Agricola, rivendendo il suo 10% ai fratelli Boscaini (che ora detengono il 27,83% delle azioni a testa, mentre il 7,56% è della Fondazione Enpaia ed il resto sul mercato); l’operazione ha messo fine ai contenziosi degli ultimi tempi, tanto da chiudere i loro rapporti con un’iniziativa benefica a sostegno di un’organizzazione scelta insieme.
Masi Agricola Spa, società quotata su Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, i risultati 2023 mostrano ricavi a 66,4 milioni (+2%), sostanzialmente in linea rispetto al pre-covid (2019). Utile netto a 0,7 milioni di euro (4,5 milioni di euro nel 2022). Indebitamento Finanziario Netto 16 milioni di euro (7,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il Cda ha, inoltre, approvato la proposta di dividendi, pari a 3 cents per azione (Yield 0,6%)”.
Novità anche in casa Antinori che fa shopping all’estero. Marchesi Antinori sale al 100% di Col Solare, nel Washington State, già posseduta al 50%.
Dopo l’acquisizione della totalità di Stag’s Leap Wine Cellars in Napa Valley nel 2023, divenendo l’unica realtà italiana presente in California, la storica cantina fiorentina fa un altro passo decisivo in Usa acquisendo il 100% anche di Col Solare, una delle realtà più prestigiose del Washington State, altra patria nobile del vino americano, nel territorio di Red Mountain. Un’avventura, anche in questo caso, iniziata con Ste. Michelle Wine Estates circa 30 anni fà, quando Piero Antinori, in un viaggio su “invito” del grande enologo André Tchelistcheff, visitando il territorio, ebbe il desiderio di creare in quel posto dei grandi vini da Cabernet Sauvignon, varietà con la quale è coltivata la stragrande maggioranza degli 11 ettari di vigneto della Tenuta. La transazione dovrebbe concludersi entro la fine di giugno, per una cifra mantenuta riservata.
Nel settore prettamente industriale dopo 34 anni la proprietà del gruppo Brugola torna al 100% della famiglia.
Brugola, multinazionale italiana produttrice di viti per il settore automotive, ha annunciato il ritorno del 100% della proprietà del gruppo alla famiglia Brugola, che ha finalizzato un’operazione strategica di riacquisto delle quote di minoranza. Nel dettaglio, si tratta dell’80% delle quote della holding di partecipazione A.B.F. srl, possedute dai due soci A. Agrati spa e Fontana Finanziaria spa.