Campania ed Emilia Romagna apprezzate al Concours mondial de Bruxelles

Oltre 900 le etichette quelle giunte da tutto il mondo per contendersi le medaglie del Concours Mondial de Bruxelles, Sessione Vini Effervescenti,  svoltosi ad Alghero dal 03 al 05 Luglio. Il Concours Mondial de Bruxelles  si svolge in 4 sessioni distinte e tenute in quattro diversi posti del mondo   per esaminare in maniera professionale ogni tipologia di vino. Le valutazioni sono affidate ad esperti specializzati, selezionati per le loro elevate competenze e per la capacità di degustare qualsiasi tipo di vino, apprezzando le specificità di ognuno di essi. Il CMB ha come obiettivo principale quello di offrire ai consumatori una garanzia: distinguere vini d’ineccepibile qualità, veri e propri piaceri di consumo e di degustazione provenienti dai 4 angoli del mondo, e per tutte le gamme di prezzo.

Molte etichette italiane al concorso, la rivelazione è stata per i vini lombardi ma sorprendono i rossi frizzanti provenienti dalla Campania e dall’Emilia Romagna.

Per la prima, un’azienda giovanissima e tutta al femminile, nata dalla passione trasmessa alle sue giovani fondatrici Francesca e Gilda Iovine dai propri genitori, coinvolti nel settore vitivinicolo da tre generazioni. “Antiche Radici” nasce l’idea di una nuova cantina che potesse coniugare antichi valori con l’innovazione. L’azienda si impegna nella produzione dei tipici vini della Penisola Sorrentina attraverso un’accurata selezione delle uve coltivate nei migliori vigneti del territorio, ove è possibile riconoscere una forma di “agricoltura eroica” caratterizzata dalla tenacia e dalla passione di chi conosce queste terre.

Il vino Gragnano Tre Viti dell’azienda Antiche Radici conquista la medaglia d’argento un risultato eccezionale per il Gragnano e ancor più per una giovane azienda che crede e punta al territorio.

Per quanto concerne l’Emilia, medaglie d’argento conquistate dal Lambrusco Marcello Oro 2023 ed Alberi Nuovo 1915.

Il primo è prodotto da Ariola Vigni e Vini azienda nata nel 2003 dal progetto del fondatore Marcello Ceci, che prosegue la vocazione vinicola delle terre della Val Parma impostando  un metodo di lavorazione fortemente legato alla tradizione, in sinergia con le nuove tecnologie di ottimizzazione.

Alberi Nuovo 1915 è imbottigliato nelle cantine di Amadei, azienda nata nei primissimi anni sessanta dalla passione e dal lavoro di due fratelli, Franco e Renato. Una storia che racconta di un percorso di crescita sfociato nella riscoperta del legame ancestrale con la terra, con il territorio e con i frutti che da esso può trarre il lavoro rispettoso dell’uomo. Cantina Amadei rappresenta oggi una delle maggiori realtà vitivinicole del territorio Parmense, con circa trenta ettari di vigneto di proprietà condotti secondo il metodo biologico e una fitta rete di fornitori di uve e vini locali.

       

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