Un made in Italy sempre più presente sulle tavole di tutto il mondo e consapevole di un ruolo guida sul piano della qualità e sostenibilità si presenterà al gran completo in occasione della 22esima edizione di Cibus (Fiere di Parma, 7 -10 maggio), come illustrato nel corso della presentazione presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
“Il made in Italy è l’insieme delle migliori qualità che possiamo offrire. Dobbiamo raccontare al resto del mondo l’eccellenza del sistema agroalimentare italiano facendo conoscere sempre di più i nostri prodotti. L’export rappresenta un asset primario per l’economia della Nazione, per questo è fondamentale creare occasioni, in cui incontrarsi e discutere dei nuovi scenari e delle nuove strategie per il settore. Cibus, che ho avuto modo di presentare a inizio marzo in Giappone insieme al presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas e all’ambasciatore Gianluigi Benedetti, rappresenta senz’altro un momento per affermare il nostro modello alimentare come riferimento globale”, dichiara il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
Secondo i dati Istat, nonostante un leggero calo dei volumi, nel 2023 l’export ha registrato un valore pari ad oltre 52 miliardi di euro, con un aumento del +6,6% rispetto al 2022.
L’orizzonte del settore è molto incerto a livello globale per l’incertezza degli scenari internazionali, ma anche delle normative intra ed extra UE. Nonostante la riduzione dei margini e del reddito disponibile, il rischio di nuovi dazi e di legislazioni iper restrittive, le aziende del settore continuano ad investire ed innovare guardando con crescente attenzione alle esigenze del consumatore e del pianeta, come dimostrano le migliaia di prodotti che saranno esposti a Cibus 2024 per ridare valore a categorie messe a dura prova dalle guerre e dalla crisi climatica.
“Federalimentare è onorata di contribuire, insieme a Fiere di Parma, alla realizzazione di Cibus
- Un’edizione che si preannuncia da record, come dimostra il numero dei partecipanti. Per la Federazione si tratta di un’importante occasione in quanto l’industria alimentare, oltre a generare prodotti e occupazione, con le sue attività contribuisce alla sicurezza alimentare e al benessere degli italiani, a dimostrazione del suo elevato valore sociale. L’industria alimentare italiana, inoltre, si presenta a Cibus 2024 come un comparto sano, in costante crescita e che gode di grande fiducia da parte dei consumatori. Tale fiducia si riflette anche all’estero, dove l’industria alimentare italiana sta conquistando sempre più mercati, contribuendo ad esportare il Made in Italy e lo stile di vita italiano nel mondo”, dichiara il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.
I prezzi alimentari al consumo, influenzati da fattori esterni alle imprese, corrono più velocemente dell’inflazione, creando una sfida per il settore. Secondo i dati di Federalimentare, mentre l’inflazione media nel 2023 è stata del 5,7%, i prezzi al consumo nel comparto alimentare sono aumentati del 9,8%, incapaci di coprire l’incremento dei costi di produzione.
Ulteriori segnali di vulnerabilità emergono dalle quotazioni internazionali delle materie prime agricole, tutte in crescita a doppia cifra nel decennio 2014-2024, secondo la Banca Mondiale. Questi fattori, insieme alle tensioni sulle importazioni cerealicole, dovute anche ai vari conflitti in atto , influenzano la volatilità dei prezzi dei prodotti fondamentali per la dieta mediterranea.
Un esempio tangibile di questa situazione è rappresentato dall’olio extravergine di oliva, con il raddoppio dei costi della materia prima che ha portato a un aumento significativo dei prezzi del prodotto finito. Questo ha influito e comportato una riduzione del consumo da parte dei consumatori italiani, come evidenziato da una recente ricerca.
Nonostante l’industria alimentare italiana sia in parte “ostaggio” dei mercati internazionali per un terzo delle materie prime, continua a competere ed a crescere grazie alla sua straordinaria flessibilità e creatività.
Secondo Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma “il futuro del Made in Italy Alimentare dipende dalla sua capacità di innovare, investire e rimanere fedele alle tradizioni e ai territori. L’ottimismo è palpabile dall’osservatorio privilegiato di Cibus, con la fiducia nella solidità delle imprese e dei prodotti italiani”.
“C’è una mutazione negli assetti fieristici e nella loro internazionalizzazione che vanno cavalcati perché altrimenti rischiamo di restare indietro rispetto agli altri paesi; non è solo questione di dove possiamo arrivare sfruttando questi mutamenti ma dove rimarremmo se non lo facessimo. Sia un esempio quanto sta accadendo nel panorama delle piattaforme fieristiche fuori dall’Italia legate al mondo del vino. Eventi come Cibus sono molto importanti per fare il punto sulla situazione dei mercati domestici ed internazionali, ma anche l’opportunità, soprattutto per le PMI, per iniziare o accrescere il proprio percorso di internazionalizzazione, rafforzando la presenza e individuando nuove opportunità e nuovi mercati“, afferma Matteo Zoppas, Presidente di ICE.
“Le fiere – continua – sono il punto di incontro tra buyer esteri, che arrivano in italia anche grazie all’Agenzia ICE, e gli imprenditori italiani, soprattutto quelli delle PMI, che hanno la possibilità di stringere i rapporti e concludere contratti che in alcuni casi potrebbero far raddoppiare il fatturato in pochi anni. Stiamo assistendo ad una forte accelerazione di tutto il Sistema Paese, attraverso l’intensa collaborazione tra ICE, CDP, Sace e Simest, sotto la guida dei ministeri coinvolti che anche loro stanno serrando i ranghi, nel sostegno agli imprenditori che vogliono andare all’estero. Un esempio della capacità di far sistema è senza dubbio l’operazione che ha portato la pasta italiana nello spazio e che rappresenta un’opportunità promozionale incredibile per la cucina italiana soprattutto se la colleghiamo alla candidatura a Patrimonio immateriale UNESCO promossa dai ministri Sangiuliano e Lollobrigida. Dobbiamo essere bravi a sfruttare queste attività di promozione perché la cucina italiana non è solo valore numerico ma ha un ruolo ed un valore strategico per l’Export italiano nel mondo“, conclude Zoppas.
Ci vediamo al Cibus, magari per un brindisi con un buon calice di vino presso la Vinicola del Sannio – Padiglione 07-08 – Stand D 051 – sgranocchiando le Luxury Nuts di Fox Bar Italia al vicino Stand E 018.